1 Potenziare le attività di animazione ed educative per le donne e i minori accolti nelle strutture residenziali ed ospedaliere ideando attività laboratoriali per bisogni specifici al fine anche di migliorare le dinamiche di gruppo;
2 Promuovere la conoscenza del sistema dei servizi socio sanitari pubblici e privati del territorio;
3 Accompagnare gli/le utenti verso un percorso di riscoperta delle proprie autonomie personali e potenzialità utili al fine di potersi reinserire in maniera adeguata nel contesto relazionale e sociale;
4 Guidare l’operatore/operatrice volontari* nella scoperta dei principali strumenti per il monitoraggio educativo (PEI, PDV, Relazioni di Verifica, partecipazione a riunioni d’equipe e supervisioni) e inserirl* in contesti dove vengono promossi l’ascolto attivo, l’empatia e la sospensione di giudizio nei confronti dell’utenza;
5 Promuovere per donne e /o nuclei mamma-bambin* una nuova consapevolezza diretta all’ascolto di sé e dei propri bisogni, con particolare focus su alcuni determinanti di salute fondamentali e di facile approccio, quali la corretta alimentazione e il movimento, progettando e realizzando attività laboratoriali individuali e di gruppo, al fine di migliorare le relazioni “mamma-bambin*” o tra “pari”;
6 Promuovere la conoscenza delle problematiche sociali e individuali provocate dalla violenza di genere contro donne e minori, favorendo la cultura e la formazione della uguaglianza di genere e antidiscriminatoria nei confronti delle fragilità e delle differenze sessuali;
7 Promuovere per donne e bambin*/ragazz* ospedalizzat* e le loro madri/famiglie l’apprendimento di nuove modalità comunicative e comportamentali, mirate all’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni per aumentare la loro resilienza nell’affrontare il difficile percorso della malattia.
Tra le motivazioni che hanno portato gli enti a sviluppare la coprogettazione che ha dato vita a questo progetto vi sono:
- Favorire il benessere psicofisico di donne e minori in situazione di fragilità attraverso interventi mirati con un particolare focus alle donne e/o ai gruppi mamma/bambin*-ragazz* presenti nelle strutture ospedaliere cittadine per degenze di medio-lungo termine;
- Promuovere lo sviluppo delle potenzialità delle persone fragili al fine di favorirne l’autonomia e/o un corretto reinserimento nel tessuto sociale;
- Promuovere la cultura dello “star bene” attraverso l’acquisizione di competenze rivolte al benessere del proprio corpo che passa attraverso una sana alimentazione e il movimento fisico, rivolgendosi in particolari a soggetti fragili con poche competenze e conoscenze sui temi legati a uno stile di vita sano;
- Favorire il contrasto alla violenza di genere attraverso l’affiancamento di volontari formati e la promozione di eventi di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza;
- Favorire la rielaborazione di vissuti fortemente caratterizzati da violenza (fisica e psicologica) di donne e/o minori anche attraverso momenti laboratoriali;
- Contrastare il fenomeno della violenza di genere attraverso ricerca, attività ed eventi che coinvolgono la cittadinanza.